in

Allarme siccità: il caldo non è ancora arrivato ma la situazione non è delle migliori

Legambiente ha lanciato l’allarme siccità. L’estate non è ancora arrivata ma la situazione si presenta già abbastanza grave.

Allarme siccità - Foto di Ian Turnell/ Pexels.com
Allarme siccità - Foto di Ian Turnell/ Pexels.com

Anche se l’estate non è ancora arrivata c’è Legambiente che ha già lanciato l’allarme siccità. L’assenza di pioggia e neve che c’è stata nel periodo invernale fa temere ancora di più la siccità, che inevitabilmente avrà ripercussioni sull’agricolture com’è successo anche lo scorso anno. Per questo motivo in primis noi tutti dobbiamo cercare di limitare gli sprechi e inaugurare una strategia idrica nazionale. Sembrerà assurdo ma l’anno è appena iniziato e l’Italia ha già bisogno di acqua.

Secondo i dati emanati da Legambiente, la neve è diminuita del 53% sulle Alpi e anche il Po, fiume principale del nostro paese è in sofferenza, l’acqua è diminuita del 61%. Questi sono i motivi principali per cui si teme che la siccità possa provare gravi conseguenze nel settore agricolo. Corsi d’acqua e bacini sono già in secca. Le temperature si sono già alzate anche se siamo ancora in pieno inverno e le precipitazioni sono completamente assenti. Il fiume Po, l’Appenino settentrionale e l’Appenino centrano hanno raggiunto uno stato di severità idrica media già in pieno inverno.

E’ ora che il Governo faccia la sua parte. La soluzione migliore sarebbe quella di definire una strategia idrica nazionale che abbia un approccio circolare, con interventi di breve, medio e lungo periodo. Solo in questo modo si può favorire la riduzione dello spreco d’acqua e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Come prevenire il problema

Abbiamo capito che al momento la situazione è già abbastanza grave e complicata. Per questo motivo bisogna subito intervenire e studiare una strategia per affrontare l’estate in arrivo. Solo in questo modo possiamo evitare di ripetere gli stessi errori della scorsa e ritrovarci di nuovo con raccolti inutilizzabili o altri disagi.

Per fortuna ci sono dei modi per strutturare una nuova road map idrica per uscire da quest’emergenza. Uno di questi è quello di utilizzare otto pilastri che consentono di ridurre i prelievi e gli sprechi d’acqua come imporre il recupero delle acque piovane con l’installazione di sistemi di risparmio idrico, oppure riutilizzare delle acque reflue depurate in agricoltura.

Infine, per quanto riguarda le Alpi, anche qui la situazione è abbastanza grave. Si rischia infatti, di assistere in pochi anni alla scomparsa delle neve. Questo ovviamente significherebbe meno risorse idriche per il territorio. L’Onu ha stabilito che già a partire dal 2036 sulle Dolomiti potrebbe non essere più possibile sciare per via del fenomeno della neve bagnata.

Scritto da Patty Tiano

Ambiziosa e molto professionale. Amo lavorare a contatto con i bambini. Lavoro come copywriter da più di due anni, perché appassionata di lettura e scrittura.

Statue di Bali - Foto di Jannet Serhan/Pexels.com

Viaggiare a Bali nel 2023, ecco cosa è cambiato

Bambini e giardinaggio - Foto di Michael Morse/ Pexels.com

I bambini e il giardinaggio, perché fa bene coinvolgerli?