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Ecco a voi il più bel bosco d’Italia

Non c’è dubbio che il contatto con la natura faccia bene al corpo e all’anima, e in Italia ci sono tanti luoghi dove rigenerarsi e rilassarsi: i boschi.

Foto di Francisco Fernández
Foto di Francisco Fernández

Con circa 2 milioni di ettari di aree boschive, la penisola ospita una ricca biodiversità di flora e fauna, con foreste di faggi, castagni, cerri e abeti dominanti. Ci sono dei boschi in Italia dove gli alberi non sono semplici arbusti ma monumenti con una storia da raccontare.

Luoghi dall’atmosfera magica e onirica dove sarete travolti dalle meraviglie della natura e anche dalle storie che evocano, con miti e leggende intrecciate a storia e spiritualità. Analizziamone tre insieme.

Gran Bosco del Salbertrand

Abeti bianchi e rossi si estendono su una superficie di oltre settecento ettari, formando il bellissimo Gran Bosco del Salbertrand, un angolo di natura selvaggia e voluttuosa nelle Alpi Cozie piemontesi, a pochi chilometri da Torino. Rimarrai stupito dalla bellezza e dalla particolarità di questo luogo, con una flora e una fauna ricche e uniche grazie al particolare microclima delle Alpi Occidentali.

Oltre ai rari esemplari di abete, le vostre passeggiate saranno colorate dalla magia di incontrare cervi o camosci, gufi e aquile, scoiattoli e oltre 70 specie di uccelli. Ma attenzione, dal 1997 il lupo è ricomparso anche nel bosco!

Il Parco del Gran Bosco del Salbertrand, istituito nel 1980 per proteggere la vegetazione, è oggi diventato un paradiso per gli escursionisti con un totale di 14 possibili sentieri da percorrere a piedi, in bici o con le racchette da neve. I percorsi imperdibili sono la famosa Via Francigena e l’emozionante Sentiero dei Franchi. Quest’ultimo fu percorso da Carlo Magno e dal suo esercito che valicarono il monte per accerchiare le nemiche truppe longobarde. Lungo la strada sarai testimone di una natura straordinaria e senza pari che ti arricchirà dentro e fuori.

Bosco della Verna

Nell’Appennino Toscano, in provincia di Arezzo, c’è un luogo magico dove natura e spiritualità si fondono. Si tratta del Bosco della Verna, situato nei pressi del Santuario Francescano sul Monte Penna dove San Francesco ricevette le stimmate.

Una foresta dal terreno labirintico e dalla natura selvaggia e ombrosa. Qui rimarrete incantati non solo dagli alberi millenari con le radici intrecciate nel terreno o dalle imponenti rocce con ampie spaccature simili a grotte, ma anche dalla sua storia misteriosa e controversa. Per molto tempo il Bosco della Verna è stato considerato un luogo pericoloso e malvagio dove banditi e ladri lo usavano come nascondiglio.

Il bosco, infatti, deve il suo nome alla dea Laverna, considerata fin dall’epoca etrusca la protettrice dei ladri. Ma nel 1200 il conte Orlando cambiò radicalmente la storia di questo luogo maledetto chiamando San Francesco d’Assisi a diffondere il suo verbo. Riuscì a scacciare il male con una piccola comunità di monaci benedettini che vi risiedevano come eremiti, trasformando il bosco in un luogo sacro di culto, attirando via via migliaia di pellegrini da tutta Italia.

Tra i vari percorsi, segnaliamo la suggestiva strada antica che conduce al Santuario partendo dalla frazione di Chiusi di La Verna.

Bosco di Biancaneve

Nel Lazio esiste un luogo davvero fiabesco, il Bosco del Sasseto, vicino a Viterbo, soprannominato “Bosco di Biancaneve” dal National Geographic. Infatti, Biancaneve e i sette nani ti guideranno in un altro mondo. Alberi secolari dai tronchi contorti quasi a somigliare a personaggi fantastici immobili, rocce laviche ricoperte di muschi e licheni sparsi qua e là, funghi che spuntano ovunque, il tutto in perfetta sintonia con la ricca e rigogliosa vegetazione.

Sentieri intricati e silenziosi vi permetteranno di ammirare più di 30 specie di alberi alti 25 metri e larghi più di un metro, alcuni dei quali adagiati intatti al suolo, che fungono da dimora per insetti, anfibi o piccoli rettili.

A rendere le cose ancora più particolari e surreali è la presenza di un mausoleo in stile gotico dall’aura spettrale. Questo è il luogo di sepoltura del marchese Edoardo Cahen, un tempo proprietario del bosco e della vicina Torre Alfina. Fu lui a decidere di lasciare questo luogo incontaminato e non toccato dall’uomo, tracciando solo percorsi per guidare i visitatori nel fantastico mondo della natura.

Non a caso il bosco fa parte dei 20 luoghi incantati d’Italia ed è considerato Monumento Naturale della Regione Lazio.

Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.

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