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In Germania è nuovo record per i bassi consumi di carne animale

I nostri amici tedeschi stanno mostrando un modo di alimentarsi completamente differente rispetto a ciò a cui eravamo abituati: scopriamo perché!

Bandiera tedesca
Bandiera tedesca

La Germania ha recentemente fatto segnalare un nuovo record “positivo” per quanto riguarda il consumo di carne animale. Al ribasso, ovviamente! Il consumo di carne in Germania è diminuito di 2 kg lo scorso anno, raggiungendo un nuovo minimo storico di 55 kg pro capite. La tendenza è stata attribuita all’aumento delle diete a base vegetale, nonché al minor consumo fuori casa dovuto alla pandemia.

Il consumo di carne in Germania è diminuito di 2 kg lo scorso anno, raggiungendo un nuovo minimo storico di 55 kg pro capite. La tendenza è stata attribuita all’aumento delle diete a base vegetale, nonché al minore consumo fuori casa dovuto alla pandemia. Sempre più spesso ci sono rapporti sulla reputazione fatiscente dell’industria della carne. Oltre ai problemi etici ed ecologici sopra menzionati, ciò può essere dovuto anche a epidemie come la peste suina africana e l’influenza aviaria. L’allevamento di massa di animali avvantaggia i focolai di epidemie e crea titoli negativi.

Il consumo di carne in Germania è in calo da tempo. Una ricerca del 2020 ha rilevato che solo il 26% dei tedeschi mangiava carne ogni giorno, rispetto al 34% di soli cinque anni prima. Il calo è stato particolarmente pronunciato tra gli uomini. I dati ufficiali dell’anno scorso hanno rivelato quello che allora era un minimo storico nel consumo di carne di 57,3 kg pro capite. Tuttavia, il 2020 ha visto un aumento del consumo di pollame, mentre i dati per il 2021 ed il 2022 mostrano un leggero calo. Ciò significa che tutti i tipi di carne sono ormai in declino nel Paese. La ricerca mostra anche che il consumo di carne in Germania è meno di un terzo di quello che era nel 1978.

Paesaggio tedesco
Paesaggio tedesco

Le motivazioni dietro il cale

Un altro motivo del calo potrebbe risiedere nel cambiamento demografico: una persona su due in Germania ha più di 45 anni, una persona su cinque ha più di 66 anni. Inoltre, le persone in Germania vivono sempre più a lungo. Le persone anziane tendono a mangiare di meno e possono cambiare anche il loro comportamento alimentare, ad esempio a causa di malattie.

Le generazioni più giovani, invece, sono politicamente più consapevoli e quindi più critiche nei confronti dei prodotti animali. Sfortunatamente, su scala globale, la tendenza della Germania ad abbandonare la carne non è condivisa dalla maggior parte dei paesi. Secondo il Meat Atlas, il consumo di carne in tutto il mondo è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i paesi ex in via di sviluppo ed emergenti stanno recuperando terreno in termini di standard di vita e si stanno avvicinando a quelli delle nazioni industrializzate occidentali. Cresce anche il consumo pro capite in Cina, il Paese più popoloso del mondo. Tuttavia, è ancora basso in proporzione, rappresentando attualmente circa la metà di quello degli Stati Uniti.

Tuttavia: la Germania non è del tutto sola. Anche in altri paesi industrializzati come Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia e Italia, il consumo medio pro capite è diminuito più o meno costantemente negli ultimi anni. L’esperienza insegna: è vero che il consumo di carne aumenta con la prosperità. Da un certo punto in poi, però, la prosperità e l’istruzione tendono a portare a un approccio più critico nei confronti dell’industria animale. Pertanto, diffondere informazioni sull’allevamento intensivo è uno dei nostri obiettivi più importanti.

Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.

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