La scelta del giusto profumo è un qualcosa di serio ed anche abbastanza complesso. La fragranza scelta, stando a numerose ricerche, non è un puro elemento estetico, ma anzi incide sul nostro stato d’animo generale e sulla sicurezza che abbiamo in noi stessi. Negli ultimi anni però sempre più persone stanno optando per dei prodotti vegani e cruelty-free, profumi e cosmetici che cioè cercano di rispettare il più possibile la natura, non sfruttando gli animali per i vari test, e non utilizzando sostanze animali nel processo di produzione.
Non è un caso, infatti, che moltissimi grandi brand si stiano adoperando in tal senso, cercando cioè di rispondere a questa nuova sensibilità che sta prendendo sempre più piede nella nostra società. Sono ormai davvero molti i profumi sul mercato che non vengono più creati a partire da ingredienti di origine animale, questi ultimi, in molti casi, vengono sostituiti da sostanze create in laboratorio che hanno sentori molto simili. Cerchiamo di osservare nel seguente articolo cosa significa effettivamente profumo vegano e quali siano le sostanze animali che dovremmo evitare per proteggere lo splendido mondo animale del nostro pianeta.

Cosa si intende per profumi vegani e cruelty-free?
Come detto in precedenza sempre più persone stanno optando per questi tipi di prodotti, ritenendoli più sicuri e meno dannosi per l’ambiente. Cerchiamo quindi di rispondere ad una banale domanda, cosa si intende nello specifico per cruelty-free e per profumo vegano? Il termine “cruelty-free” viene utilizzato dagli esperti del settore per indicare un prodotto, come appunto un profumo, che non è mai stato testato sugli animali. In realtà tale pratica risulta assolutamente vietata in Unione Europea, che da molti anni sottolinea l’illiceità di tali test.
Un profumo classificato come cruelty-free però non è necessariamente un profumo vegano, una fragranza, infatti, per essere considerata tale, non solo non deve sfruttare gli animali in nessun processo, ma deve essere composta esclusivamente da ingredienti di origine vegetale.

Quali sono le sostanze da evitare
Abbiamo dunque parlato di profumi che cercano di rispettare la natura, ma quali sono invece gli ingredienti più utilizzati in tale settore e che dovremmo evitare? Vediamone alcuni di seguito. Tra le sostanze animali più utilizzate per la produzione di profumi possiamo annoverare: l’ambra grigia, una sostanza prodotta dall’intestino dei capodogli, il castoreo, ingrediente ricavato dalla triturazione del perineo del castoro, il civet, una specie di secrezione ottenuta dai genitali dello zibetto (o civetta) africano.
Altre sostanze che spesso ritroviamo sulle etichette sono: il kasturi, ricavato dai cervi, ed il muschio, questo ingrediente, diversamente da ciò che molti credono, non si ottiene dagli alberi, ma da alcune ghiandole presenti nel cervo muschiato, animale che tra l’altro è in via d’estinzione.
A causa di tutte le motivazione discusse in precedenza ci teniamo a sottolineare un dato ovvio, è essenziale leggere attentamente le etichette dei profumi che comperiamo così da evitare ingredienti animali. Questo è infatti l’unico modo per cercare di acquistare prodotti in linea con il nostro pensiero ed il nostro stile di vita, incentivando magari sempre più aziende a produrre fragranze che rispettino a pieno la natura e gli esseri che la abitano.

I profumi vegani delle celebrità: “Born Dreamer” di Charlie D’Amelio
Uno dei prodotti più in voga delle ultime settimane è quello prodotto dalla famosa influencer 19enne Charlie D’Amelio. La giovane è stata coinvolta in ogni fase dello sviluppo del prodotto, che è ormai venduto in tutto il mondo. La fragranza, del tutto vegana e cruelty-free, è al sentore di gelsomino, e non contiene ovviamente ingredienti animali. L’attenzione alla sostenibilità è stata massima, ed addirittura il contenitore in cui il profumo è posto è stato creato a partire da sostanze riciclate. Charlie D’Amelio avrebbe raggiunto la Francia per scegliere di persona gli ingredienti e seguire passo per passo l’intero processo di produzione, del tutto ecosostenibile, dalla raccolta del fiore al materiale utilizzato per gli imballaggi.