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Quanti zuccheri consumare in un giorno? Gli esperti hanno stabilito una percentuale precisa

Attenzione al consumo degli zuccheri liberi, secondo gli esperti non si dovrebbe mai superare questa percentuale.

Zuccheri liberi - Foto di mali maeder/ Pexels.com
Zuccheri liberi - Foto di mali maeder/ Pexels.com

Una cosa abbastanza nota e dimostrata anche da diversi studi è che gli zuccheri liberi non andrebbero consumati o quanto meno limitati. I rischi legati al consumo eccessivo di queste sostanze sono stati messi alla luce dagli esperti con una nuova ricerca pubblicata su BMC Medicine. Lo studio condotto si è occupato di valutare l’incidenza degli zuccheri liberi sulla salute cardiovascolare e si è arrivati alla conclusione che non andrebbe mai superata una determinata percentuale.

Ma capiamo prima cosa si intende per zuccheri liberi. Sono soprattutto quei dolcificanti che vengono aggiunti al cibo e quelli presenti nel miele o nei succhi di frutta. Quindi, con il termine zuccheri liberi si fa riferimento a quelli che non si trovano all’interno del cibo che consumiamo di solito e che, di conseguenza riescono ad entrare facilmente nel nostro organismo. Non sono zuccheri che presentano fibre.

Lo studio condotto

Il nuovo studio è stato condotto dal team dell’Università di Oxford, nel Regno Unito e si è occupato di valutare il legame tra i tipi e le fonti di carboidrati alimentari e l’incidenza cardiovascolare. La ricerca si è basata principalmente sui dati presenti nella Biobanca del Regno Unito. Questi riguardavano oltre 110 mila persone che avevano completato due tipi di valutazioni dietetiche. Il team ha osservato i partecipanti per 9 anni e ha scoperto che le malattie cardiovascolari, le malattie cardiache e l’ictus si sono verificate in 4.188, 3.138 e 1.124 partecipanti.

I risultati dello studio

I risultati dello studio hanno portato alla luce che l’assunzione totale di carboidrati non ha nessun collegamento diretto con le malattie cardiovascolari. Gli studiosi scrivono: “Una maggiore assunzione di zucchero libero da alimenti come bevande zuccherate, succhi di frutta e dolci era associata a un aumento del rischio di tutti gli esiti di malattie cardiovascolari.”

Quindi conta molto di più la qualità, piuttosto che la quantità degli zuccheri che si consumano. I risultati dello studio sono stati sorprendenti, in quanto ogni 5% in più di assunzione e di energia totale da zuccheri liberi portava a un aumento del 7% delle malattie cardiovascolari. Per questo i ricercatori suggeriscono la sostituzione degli zuccheri liberi con quelli non liberi: “Principalmente quelli presenti naturalmente in frutta e verdura intere – e un maggiore apporto di fibre può aiutare a proteggere dalle malattie cardiovascolari.”

Il consiglio che nasce da questo studio è dunque molto simile a quello di cui vi abbiamo già parlato ed è stato fornito dal nutrizionista Marco Ciambotta. Egli suggerisce di eliminare lo zucchero degli alimenti confezionati e scegliere quei cibi che contengono meno di 6 grammi di zucchero per 100 grammi, un’eccezione per il miele, sciroppo d’acero, marmellata o cioccolata fondente.

Scritto da Patty Tiano

Ambiziosa e molto professionale. Amo lavorare a contatto con i bambini. Lavoro come copywriter da più di due anni, perché appassionata di lettura e scrittura.

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