Una delle catene di fast food più apprezzate all’estero è sicuramente Shake Shack. I suoi inconfondibili hamburger e il suo stile assolutamente irripetibile hanno fatto innamorare milioni e milioni di persone. Se sei anche tu un fan, purtroppo in Italia non risultano ancora store aperti, ma ne avrai sicuramente sentito parlare oppure potresti averlo addirittura assaggiato in Inghilterra.
Tuttavia, ciò non vuol dire che non possiamo apprezzare queste belle notizie vegan! L’ultima infatti ci interessa particolarmente: la compagnia nata nel 2001 al Madison Square Park di New York ha annunciato tre nuove opzioni a base vegetale impostate per tutte le sue sedi. L’azienda sta altresì lanciando dessert senza latticini da far leccare i baffi!
Shake Shack ha collaborato con NotCo per utilizzare il suo latte privo di latticini generato dall’intelligenza artificiale, chiamato NoMilk, per creare un nuovo frappè al cioccolato e crema pasticcera congelata. NoMillk è stato creato da “Giuseppe”, un sistema di intelligenza artificiale in grado di analizzare qualsiasi prodotto alimentare a livello molecolare e quindi replicarlo utilizzando solo opzioni a base vegetale.
La svolta dell’IA nel cibo vegano
Il boom del vegetale ha preso il sopravvento negli Stati Uniti e molte aziende di fast food ne stanno approfittando appieno. Burger King offre l’Impossible Whopper, White Castle ha gli Impossible sliders e Chipotle offre l’opzione di un Sofritas Bowl. E ora Shake Shack si è unito al movimento con grande prepotenza, visto anche lo status incredibile di cui gode in America. Purtroppo, molte di queste catene non sono tuttavia disponibili in Italia.

La linea vegana di Shake Shack non si limita solo ai Milkshake, ma anche a moltissimi altri prodotti disponibili sul menu. L’ultima offerta di Shake Shack, il “Veggie Shack“, non cerca di mascherare il suo contenuto come qualcosa di diverso dalle buone verdure che contiene. L’hamburger, già disponibile a livello americano tramite app-ordinazione e lanciato in negozio il 5 maggio, è pieno di funghi, patate dolci, carote, farro e quinoa.
Insomma, questo panino rappresenta un cambio di rotta in quanto si focalizza sulle verdure protagoniste piuttosto che sull’imitazione forzata della carne. Grazie a questo spunto, potrebbe aprire una strada anche per altri marchi, che potrebbero così pensare di smetterla di corteggiare senza pietà i consumatori carnivori che in realtà non hanno mai espresso interesse per le alternative senza carne. È giunto il momento di abbracciare la verdura, non di mascherarla.
La curiosa storia americana di Shake Shack
Se siete curiosi di saperne di più su questa catena molto popolare in america e così poco conosciuta qui in Europa, continuate a leggere. Fondata nel 2001, Shake Shack (SHAK) è diventata una società di proprietà pubblica attraverso un’offerta pubblica iniziale (IPO) all’inizio del 2015 e ora dispone di una capitalizzazione di mercato di $ 3,16 miliardi, secondo i dati di febbraio 2022.

Dopo essere partita come una semplice bancarella per Hot Dog, evolutasi negli anni in punto vendita fisso, nel 2010 Shake Shack ha ampliato le sue operazioni, aprendo sedi in tutto il mondo. Poco dopo ha anche inaugurato una sede a South Beach di Miami, la sua prima filiale al di fuori di New York City. Nel 2011, l’espansione è continuata a New York City, poiché Shake Shack ha ottenuto accordi per posizioni privilegiate all’interno del Grand Central Terminal, all’aeroporto internazionale John F. Kennedy e al Citi Field, la sede della squadra di baseball dei New York Mets.
Già nel 2015, Shake Shack constatava di 84 sedi in tutto il paese e in tutto il mondo. Ci fa piacere dunque che una catena così tanto di successo e che gode della stima di così molti clienti si stia dedicando ad un sviluppo sostenibile e con sempre meno impiego di alimenti di origine animale.